Negli ultimi venti anni, l’interesse verso l’anestesia ortopedica ha subito un interesse crescente, determinato da molteplici fattori, tra cui : l’invecchiamento della popolazione di pazienti, i miglioramenti nell'applicazione delle tecniche di anestesia locoregionale, una maggiore domanda di chirurgia sostitutiva articolare e progressi nei materiali biocompatibili, nelle apparecchiature di imaging e nelle tecnologie computerizzate.
Sebbene negli ultimi decenni siano stati esplorati diversi approcci in ambito di anestesia in ortopedia, le complicanze anestesiologiche non sono ancora ben risolte. Risulta pertanto fondamentale saperle riconoscere, gestire e trattare.
I risultati ottimali in chirurgia ortopedica dipendono in larga misura dalla comprensione da parte dell'anestesista degli aspetti tecnici della procedura, incluse problematiche di posizionamento intraoperatorio, potenziali complicanze peri-operatorie e obiettivi e requisiti riabilitativi postoperatori.
La scelta dell’approccio anestesiologico più appropriato diventa quindi fondamentale per migliorare ed ottimizzare l’ outcome del paziente.
Si comprende così l’importanza di progetti finalizzati al miglioramento della gestione dei malati con un impiego corretto delle risorse e con un livello comunicativo adeguato multidisciplinare.