Il ricovero in Terapia Intensiva (T.I.) ha la finalità di corrispondere alle complesse necessità clinico-assistenziali presentate dai pazienti critici portatori di insufficienza d'organo come conseguenza di un grave danno organico con l’utilizzo di supporti vitali invasivi. La permanenza in Terapia Intensiva comporta necessariamente che i pazienti siano soggetti a molteplici fattori che ne limitano la mobilità, tra cui l’instabilità emodinamica, l’alterazione del ritmo sonno-veglia, la sedazione per rendere più sostenibile la ventilazione meccanica. Inoltre, il ricovero in terapia intensiva lascia frequentemente degli esiti a lungo termine come la cosiddetta sindrome da debolezza acquisita in terapia intensiva (ICUAW), oltre a molteplici neuropatie e miopatie . Infine, lo spettro degli esiti della terapia intensiva si estende ben oltre la sola funzionalità motoria andando a modificare sensibilmente la qualità di vita del paziente anche da un punto di vista cognitivo, psicologico, relazionale e sociale. Per questo è stato coniato il termine di “sindrome post-terapia intensiva”.
L’obiettivo del corso è la diffusione delle raccomandazioni elaborate da SIAARTI relativamente al posizionamento e mobilizzazione del paziente critico. L’evento formativo offrirà ai discenti gli strumenti per l’identificazione e la risoluzione precoce dei fattori di rischio (prevenzione primaria) e per il riconoscimento tempestivo dei soggetti maggiormente a rischio (prevenzione secondaria).