La sepsi, essendo il risultato della risposta disregolata dell’ospite a un’infezione che esita in uno o più danni d’organo, tempo dipendente, richiede rapida identificazione e inizio precoce del trattamento al fine di ridurre l’esito sfavorevole e migliorare la sopravvivenza di questi pazienti. Il suo trattamento è spesso complesso e richiede l’intervento di diverse competenze, dalla microbiologia per l’identificazione della causa batterica alla impostazione precoce della terapia antibiotica e del supporto delle diverse disfunzioni d’organo che richiedono la collaborazione di infettivologo e intensivista, così come della collaborazione di chirurghi e radiologi interventisti per il controllo della fonte infettiva. Pertanto, deve essere un approccio multidisciplinare tempestivo, ovvero in tempi brevi, che richiede la condivisione di percorsi che possano rendere più semplice il trattamento del paziente. La gestione multidisciplinare ha l’arduo compito di ottimizzare il management diagnostico terapeutico nel più breve tempo possibile. Il fattore tempo è centrale e l’organizzazione strutturale e i percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali all’interno di una stessa struttura ospedaliera giocano un ruolo fondamentale.
Le competenze dell’anestesista rianimatore, dell’infettivologo, del microbiologo e del farmacologo, si devono intrecciare per garantire al meglio una terapia personalizzata nel minor tempo possibile, inserendosi in un programma di stewardship antimicrobica.
Lo scopo della presente masterclass è:
1) acquisire nozioni sugli strumenti più aggiornati per l’identificazione microbiologica e come
implementare programmi di infection control per la prevenzione della diffusione dei
microorganismi multiresistenti;
2) comprendere come impostare una terapia antibiotica adeguata, sempre meno empirica e
più ragionata e che sia ritagliata sul paziente in base al tipo di infezione e alle caratteristiche
cliniche dell’ospite, per evitare sia sovra che sotto trattamenti e ridurre così le possibilità di
selezione di germi multiresistenti;
3) comprendere i meccanismi della “sindrome clinica”, con un particolare focus sull’ospite e la
sua risposta immunologica/infiammatoria;
4) capire e discutere con esperti di diversa estrazione formativa come implementare i percorsi
assistenziali diagnostico terapeutici validati che mirano a una gestione ottimizzata nei vari
setting dove il paziente settico può essere riconosciuto e/o gestito;
5) discutere come introdurre tali percorsi multidisciplinari nella propria realtà.