L'anestesista-rianimatore, nel contesto di un team di esperti, si trova quotidianamente a valutare la tecnica e la farmacologia degli anestetici da utilizzare, le potenziali difficoltà di gestione della via aerea, le comorbidità, i rischi relativi alla chirurgia, le complicanze perioperatorie del paziente (cardiovascolari, respiratorie, tromboemboliche, endocrine, metaboliche, infettive e chirurgiche). Non ultimo, deve porre l‘attenzione ai livelli di cura idonei con la capacità di modulare l’assistenza in funzione di strutturati sistemi di risposta rapida secondo specifici score clinici. La prevenzione e la gestione del rischio correlato, l’identificazione di Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali (PDTA) e di standard minimi di sicurezza risultano fondamentali. La corretta gestione della miorisoluzione, sia da un punto di vista farmacologico che del monitoraggio consente di gestire in sicurezza la funzione respiratoria in anestesia, nella popolazione obesa e non, dall’intubazione endotracheale alla ventilazione meccanica, sino all’estubazione, con grandi vantaggi anche in termini di mininvasività chirurgica.
L’attenzione all’obesità è in continua crescita a livello mondiale e la letteratura medica è unanime nel sottolinearne le sfide cliniche. L’assistenza ospedaliera al paziente obeso richiede un approccio integrato, focalizzato alle necessarie strategie di sicurezza clinica. SIAARTI ha analizzato il rischio che la GLOBESITY impone anche al nostro Paese ed ha prodotto il documento "Perioperative and periprocedural airway management and respiratory safety for the obese patient: 2016 SIAARTI consensus”, contestualizzando le buone pratiche cliniche alla rete sanitaria nazionale, definendo le strategie appropriate a garantire la sicurezza perioperatoria-procedurale del paziente obeso sia in elezione che in emergenza, attraverso un percorso di multidisciplinarietà.