La medicina Neurointensiva negli ultimi anni ha conosciuto importanti progressi nelle tecniche di neuromonitoraggio consentendo una maggior comprensione dei meccanismi patologici della early phase dell’insulto cerebrale acuto. Ne conseguono migliori strategie terapeutiche individualizzate, focalizzate a proteggere il cervello da ulteriori insulti secondari causati da deficit di perfusione e ossigenazione.
Il neuromonitoraggio consiste in metodiche bed-side invasive e non invasive per la valutazione della pressione intracranica, della perfusione cerebrale, dell’ossigenazione, del metabolismo e della neurofisiologia.
A tal scopo è stato programmato un corso satellite nel quale verranno presentate nella prima parte le metodiche di monitoraggio non invasivo bed-side, quali la pupillometria, il doppler transcranico, l’ecografia cerebrale, la valutazione ecografica del nervo ottico e la valutazione neurofisiologica essenziale. Una seconda parte avrà lo scopo di approfondire l’utilità del monitoraggio della pressione intracranica, ma soprattutto l’opportunità di posizionamento da parte degli intensivisti del sistema di monitoraggio, in collaborazione con i colleghi Neurochiururghi.Ogni sessione prevederà una parte teorica e una pratica durante la quale i partecipanti al corso avranno la possibilità di imparare come applicare le tecniche e i dispositivi di monitoraggio.