La sepsi rappresenta una condizione clinica frequente, di difficile gestione, associata a una mortalità molto elevata quando si accompagna a insufficienza d'organo (sepsi, 20-25%) o a uno stato di shock (shock settico, 40-70%). La sepsi e lo shock settico rappresentano una emergenza medica. L’incidenza è a tutt’oggi in continuo aumento, parallelamente all’età media della popolazione, alla cronicizzazione di molte malattie con conseguente immunodepressione ed immuno-paralisi ed alla maggiore invasività delle procedure diagnostiche e terapeutiche. La Surviving Sepsis Campaign (SSC - www.survivingsepsis.org) si è posta come obiettivo la riduzione del 25% della mortalità per sepsi entro il 2020. La revisione negli anni delle raccomandazioni contenute nelle tre edizioni delle linee guida internazionali (1-3) ha portato alla definizione di insiemi di interventi terapeutici di rianimazione ("resuscitation bundle") da attuare nelle prime ore dal riconoscimento della sepsi e dello shock settico. Le nuove definizioni di sepsi e shock settico messe a punto da una consensus conference internazionale (4) introducono nuovi importanti concetti fisiopatologici ma non modificano alcun aspetto relativo del trattamento.Nel corso si vogliono affrontare le seguenti tematiche relative alla sepsi:
- Identificazione precoce
- Antibioticoterapia
- Approccio clinico-laboratoristico
- Monitoraggio
- Terapia aggiuntive