La criticità dei pazienti ad alto rischio, sia in chirurgia che in Terapia Intensiva impone una attenta valutazione diagnostica e un monitoraggio continuo delle funzioni vitali.
Il controllo emodinamico della criticità si avvale oggi di una ampia gamma di strumentazioni che pur essendo solo in parte intercambiabili, mettono a disagio il clinico che si trova confuso nella scelta del monitoraggio adeguato.
L’ecocardiografia pur non essendo un valido strumento di monitoraggio, può però essere considerato uno strumento di misura. In più è un eccellente strumento diagnostico che può indirizzare verso la scelta del monitoraggio più adeguato.
L’incontro tra ecocardiografia e monitoraggio emodinamico è oggi imprescindibile nella diagnostica e nella terapia di situazioni ad alto rischio.
L’ecodinamica è così l’unica forma concepibile di trattamento dei dati del paziente ad alto rischio.
Lo scopo del corso è quello appunto di fornire delle linee generali di inquadramento diagnostico che possano indirizzare verso la scelta del monitoraggio più adeguato.