PROGRAMMA PROVVISORIO:
Domenica 19 maggio 2019
8.30-9.30 Registrazione partecipanti
9.30-10.00 Presentazione SIAARTI Academy CREM 2019
Flavia Petrini, Simone Bazurro, Emiliano Simone Tizi
10.00-13.30 I partecipanti si dividono in gruppi e ruotano attorno a 7 postazioni della durata di 3.30h ciascuna.
WS1- Simulazione full-scale, team building e fattore umano:
La stazione si prefigge di far comprendere i principi delle competenze non tecniche anestesiologiche e rianimatorie (Non Tecnichal Skills) testando gli allievi in scenari critici di patologie tempo dipendenti ambientati in simulazione ad alta fedeltà.
Tra gli aspetti non tecnici ci si focalizzerà sulle competenze comunicative ed organizzative, fondamentali per giungere alle corrette decisioni cliniche, mantenere la consapevolezza dinamica della situazione, anticipare l’evoluzione dei casi e gestire al meglio il team.
Filippo Bressan, Elena Bigi, Carlo Alberto Volta
WS2 – Ustionato, annegato e disbarico:
All’interno della postazione il gruppo di divide in due sottogruppi che ruotano attorno a due sottostazioni:
- Ustionato e annegato:
L’annegamento e l’ustione causano una complessa catena di eventi fisiopatologici, la stazione vuole illustrare l’approccio clinico corretto dal recupero della vittima all’approccio ABCDE di pronto soccorso e alla gestione delle complicanze in ambiente intensivo.
Andrea Cortegiani, Romolo Villani
- Disbarico:
La stazione ha lo scopo di fornire ai partecipanti le conoscenze e competenze necessarie per riconoscere i segni e i sintomi della malattia da decompressione, attuare le prime manovre di soccorso extraospedaliero, riconoscere la necessità di trattamento iperbarico ed organizzare il trasporto della vittima in modo idoneo e sicuro.
In aggiunta al disbarismo, nella stazione verranno fornite anche le indicazioni di base al trattamento iperbarico dell’intossicazione da monossido di carbonio.
Monica Rocco, Santi Maurizio Raineri
WS3 – Emergenze ostetriche, neonatali e pediatriche:
La stazione si propone come obiettivo quello di fornire una metodologia per la gestione delle emergenze ostetriche, neonatali e pediatriche.
Verranno discusse metodiche diagnostiche, terapeutiche e dinamiche di team da applicare durante specifiche situazione cliniche con l’ausilio didattico del simulatore
Armando Cuttano, Marinella Astuto, Paolo Murabito
WS4 – Manovre in emergenza:
All’interno della postazione il gruppo di divide in quattro sottogruppi che ruotano attorno a quattro sottostazioni:
- Rianimazione cardio-polmonare in circostanze speciali:
La stazione si propone di analizzare i principali algoritmi ALS (Advanced Life Support-
ILCOR) per l’arresto cardio-respiratorio e il peri arresto focalizzando gli scenari didattici in circostanze speciali d’emergenza.
Mariagrazia Bocci
- Gestione delle vie aeree in emergenza:
La stazione si propone di analizzare i principali algoritmi procedurali nella gestione delle vie aeree in emergenza.
Massimiliano Sorbello
- Drenaggio toracico:
Si discutono metodiche di diagnosi e terapia delle principali patologie traumatiche del torace: pneumotorace iperteso, emotorace, contusione polmonare estesa e volet costale. La stazione si propone inoltre di dimostrare e far mettere in pratica in prima persona ai discenti le tecniche di posizionamento e gestione di un drenaggio toracico.
Michele Giattino
- Accessi intraossei:
In condizioni di emergenza può essere difficile o impossibile reperire un accesso infusione endovenoso. L’accesso intraosseo consente di iniziare una infusione endovenosa in breve tempo, molto inferiore al tempo di posizionamento di un accesso venoso centrale. Verranno illustrate le nozioni teoriche e pratiche fondamentali sull’utilizzo di questo approccio.
Dario Carbone
WS5 – Ecografia in emergenza:
La postazione ha come obbiettivo quello di approfondire il tema dell’ultrasonografia. La metodologia è sempre più utile in area critica perché rapida, non invasiva e applicabile in ambiente intra ed extra ospedaliero, inoltre la tecnica può supportare il medico nella diagnosi e nelle procedure invasive.
All’interno della postazione il gruppo di divide in tre sottogruppi che ruotano attorno a tre sottostazioni:
- Ecografia polmonare
Luigi Vetrugno
- Ecocardiografia
Luigi Tritapepe
- EFAST
Gianmaria Cammarota
WS6 – Critical Emergency Trauma Care
La stazione fornisce un metodo di diagnosi e gestione del paziente traumatizzato grave in extraospedaliero e nell’immediato intraospedaliero (emergency room) contestualizzandolo in base alle situazioni ad alle risorse disponibili. L’attenzione verrà focalizzata, oltre che sul metodo, anche sulle peculiarità e le criticità di pazienti complessi. Una breve discussione sulle necessità terapeutiche salvavita e specialistiche permetterà un inquadramento ed una definizione completa del percorso del traumatizzato grave.
Emiliano Cingolani, Concetta Pellegrini
WS7 – Maxi-emergenze e soccorso in ambiente non convenzionale:
All’interno della postazione il gruppo di divide in due sottogruppi che ruotano attorno a due sottostazioni:
- Maxi-emergenze e triage di massa:
La stazione si prefigge di fornire un approccio sistematico alle situazioni di maxiemergenza e disastri. Verranno descritti i principi chiave della gestione delle emergenze complesse con particolare attenzione alla valutazione ed organizzazione del soccorso preospedaliero, alla definizione dei ruoli chiavi e al triage di massa. Attraverso simulazioni computerizzate i discenti avranno modo di esperire multipli scenari nei quali dovranno riconoscere le priorità gestionali, effettuare la categorizzazione delle vittime e impiantare la catena del soccorso.
Pier Luigi Ingrassia, Davide Colombo, Luca Carenzo
- Soccorso in ambiente non convenzionale:
L’ambiente non convenzionale può essere inteso come sinonimo di ambiente ostile o non permissivo e comprende tutte quelle condizioni di lavoro in cui, per motivi logistici, emotivi e stressanti, l’attività anestesiologico-rianimatoria è resa ancora più complicata rispetto a quella che viene svolta all’interno di una struttura ospedaliera. La partecipazione a missioni umanitarie in occasione di catastrofi naturali (come ad esempio terremoti) o a soccorsi in caso di maxiemergenze di natura antropica, comporta la conoscenza di una filosofia di approccio alla scena e a protocolli specifici di intervento.
Paolo Marin, Simone Bazurro
13.30-14.30 Pranzo
14.30-16.00 Intervento del dott. Bartolo, medico di Lampedusa (NO ECM)
16.00- 19.30 I partecipanti si dividono in gruppi e ruotano attorno a 7 postazioni della durata di 3.30h ciascuna.
WS1- Simulazione full-scale, team building e fattore umano:
La stazione si prefigge di far comprendere i principi delle competenze non tecniche anestesiologiche e rianimatorie (Non Tecnichal Skills) testando gli allievi in scenari critici di patologie tempo dipendenti ambientati in simulazione ad alta fedeltà.
Tra gli aspetti non tecnici ci si focalizzerà sulle competenze comunicative ed organizzative, fondamentali per giungere alle corrette decisioni cliniche, mantenere la consapevolezza dinamica della situazione, anticipare l’evoluzione dei casi e gestire al meglio il team.
Filippo Bressan, Elena Bigi, Carlo Alberto Volta
WS2 – Ustionato, annegato e disbarico:
All’interno della postazione il gruppo di divide in due sottogruppi che ruotano attorno a due sottostazioni:
- Ustionato e annegato:
L’annegamento e l’ustione causano una complessa catena di eventi fisiopatologici, la stazione vuole illustrare l’approccio clinico corretto dal recupero della vittima all’approccio ABCDE di pronto soccorso e alla gestione delle complicanze in ambiente intensivo.
Andrea Cortegiani, Romolo Villani
- Disbarico:
La stazione ha lo scopo di fornire ai partecipanti le conoscenze e competenze necessarie per riconoscere i segni e i sintomi della malattia da decompressione, attuare le prime manovre di soccorso extraospedaliero, riconoscere la necessità di trattamento iperbarico ed organizzare il trasporto della vittima in modo idoneo e sicuro.
In aggiunta al disbarismo, nella stazione verranno fornite anche le indicazioni di base al trattamento iperbarico dell’intossicazione da monossido di carbonio.
Monica Rocco, Santi Maurizio Raineri
WS3 – Emergenze ostetriche, neonatali e pediatriche:
La stazione si propone come obiettivo quello di fornire una metodologia per la gestione delle emergenze ostetriche, neonatali e pediatriche.
Verranno discusse metodiche diagnostiche, terapeutiche e dinamiche di team da applicare durante specifiche situazione cliniche con l’ausilio didattico del simulatore
Armando Cuttano, Marinella Astuto, Paolo Murabito
WS4 – Manovre in emergenza:
All’interno della postazione il gruppo di divide in quattro sottogruppi che ruotano attorno a quattro sottostazioni:
- Rianimazione cardio-polmonare in circostanze speciali:
La stazione si propone di analizzare i principali algoritmi ALS (Advanced Life Support-
ILCOR) per l’arresto cardio-respiratorio e il peri arresto focalizzando gli scenari didattici in circostanze speciali d’emergenza.
Mariagrazia Bocci
- Gestione delle vie aeree in emergenza:
La stazione si propone di analizzare i principali algoritmi procedurali nella gestione delle vie aeree in emergenza.
Massimiliano Sorbello
- Drenaggio toracico:
Si discutono metodiche di diagnosi e terapia delle principali patologie traumatiche del torace: pneumotorace iperteso, emotorace, contusione polmonare estesa e volet costale. La stazione si propone inoltre di dimostrare e far mettere in pratica in prima persona ai discenti le tecniche di posizionamento e gestione di un drenaggio toracico.
Michele Giattino
- Accessi intraossei:
In condizioni di emergenza può essere difficile o impossibile reperire un accesso infusione endovenoso. L’accesso intraosseo consente di iniziare una infusione endovenosa in breve tempo, molto inferiore al tempo di posizionamento di un accesso venoso centrale. Verranno illustrate le nozioni teoriche e pratiche fondamentali sull’utilizzo di questo approccio.
Dario Carbone
WS5 – Ecografia in emergenza:
La postazione ha come obbiettivo quello di approfondire il tema dell’ultrasonografia. La metodologia è sempre più utile in area critica perché rapida, non invasiva e applicabile in ambiente intra ed extra ospedaliero, inoltre la tecnica può supportare il medico nella diagnosi e nelle procedure invasive.
All’interno della postazione il gruppo di divide in tre sottogruppi che ruotano attorno a tre sottostazioni:
- Ecografia polmonare
Luigi Vetrugno
- Ecocardiografia
Luigi Tritapepe
- EFAST
Gianmaria Cammarota
WS6 – Critical Emergency Trauma Care
La stazione fornisce un metodo di diagnosi e gestione del paziente traumatizzato grave in extraospedaliero e nell’immediato intraospedaliero (emergency room) contestualizzandolo in base alle situazioni ad alle risorse disponibili. L’attenzione verrà focalizzata, oltre che sul metodo, anche sulle peculiarità e le criticità di pazienti complessi. Una breve discussione sulle necessità terapeutiche salvavita e specialistiche permetterà un inquadramento ed una definizione completa del percorso del traumatizzato grave.
Emiliano Cingolani, Concetta Pellegrini
WS7 – Maxi-emergenze e soccorso in ambiente non convenzionale:
All’interno della postazione il gruppo di divide in due sottogruppi che ruotano attorno a due sottostazioni:
- Maxi-emergenze e triage di massa:
La stazione si prefigge di fornire un approccio sistematico alle situazioni di maxiemergenza e disastri. Verranno descritti i principi chiave della gestione delle emergenze complesse con particolare attenzione alla valutazione ed organizzazione del soccorso preospedaliero, alla definizione dei ruoli chiavi e al triage di massa. Attraverso simulazioni computerizzate i discenti avranno modo di esperire multipli scenari nei quali dovranno riconoscere le priorità gestionali, effettuare la categorizzazione delle vittime e impiantare la catena del soccorso.
Pier Luigi Ingrassia, Davide Colombo, Luca Carenzo
- Soccorso in ambiente non convenzionale:
L’ambiente non convenzionale può essere inteso come sinonimo di ambiente ostile o non permissivo e comprende tutte quelle condizioni di lavoro in cui, per motivi logistici, emotivi e stressanti, l’attività anestesiologico-rianimatoria è resa ancora più complicata rispetto a quella che viene svolta all’interno di una struttura ospedaliera. La partecipazione a missioni umanitarie in occasione di catastrofi naturali (come ad esempio terremoti) o a soccorsi in caso di maxiemergenze di natura antropica, comporta la conoscenza di una filosofia di approccio alla scena e a protocolli specifici di intervento.
Paolo Marin, Simone Bazurro
Lunedì 20 maggio 2019
8.30-9.00 Registrazione partecipanti
9.00-10.00 Cerimonia inaugurale (NO ECM)
Flavia Petrini, Antonino Giarratano
10.00-18.00 I partecipanti si dividono in gruppi e ruotano attorno a 7 postazioni della durata di 3.30h ciascuna.
WS1- Simulazione full-scale, team building e fattore umano:
La stazione si prefigge di far comprendere i principi delle competenze non tecniche anestesiologiche e rianimatorie (Non Tecnichal Skills) testando gli allievi in scenari critici di patologie tempo dipendenti ambientati in simulazione ad alta fedeltà.
Tra gli aspetti non tecnici ci si focalizzerà sulle competenze comunicative ed organizzative, fondamentali per giungere alle corrette decisioni cliniche, mantenere la consapevolezza dinamica della situazione, anticipare l’evoluzione dei casi e gestire al meglio il team.
Filippo Bressan, Elena Bigi, Carlo Alberto Volta
WS2 – Ustionato, annegato e disbarico:
All’interno della postazione il gruppo di divide in due sottogruppi che ruotano attorno a due sottostazioni:
- Ustionato e annegato:
L’annegamento e l’ustione causano una complessa catena di eventi fisiopatologici, la stazione vuole illustrare l’approccio clinico corretto dal recupero della vittima all’approccio ABCDE di pronto soccorso e alla gestione delle complicanze in ambiente intensivo.
Andrea Cortegiani, Romolo Villani
- Disbarico:
La stazione ha lo scopo di fornire ai partecipanti le conoscenze e competenze necessarie per riconoscere i segni e i sintomi della malattia da decompressione, attuare le prime manovre di soccorso extraospedaliero, riconoscere la necessità di trattamento iperbarico ed organizzare il trasporto della vittima in modo idoneo e sicuro.
In aggiunta al disbarismo, nella stazione verranno fornite anche le indicazioni di base al trattamento iperbarico dell’intossicazione da monossido di carbonio.
Monica Rocco, Santi Maurizio Raineri
WS3 – Emergenze ostetriche, neonatali e pediatriche:
La stazione si propone come obiettivo quello di fornire una metodologia per la gestione delle emergenze ostetriche, neonatali e pediatriche.
Verranno discusse metodiche diagnostiche, terapeutiche e dinamiche di team da applicare durante specifiche situazione cliniche con l’ausilio didattico del simulatore
Armando Cuttano, Marinella Astuto, Paolo Murabito
WS4 – Manovre in emergenza:
All’interno della postazione il gruppo di divide in quattro sottogruppi che ruotano attorno a quattro sottostazioni:
- Rianimazione cardio-polmonare in circostanze speciali:
La stazione si propone di analizzare i principali algoritmi ALS (Advanced Life Support-
ILCOR) per l’arresto cardio-respiratorio e il peri arresto focalizzando gli scenari didattici in circostanze speciali d’emergenza.
Mariagrazia Bocci
- Gestione delle vie aeree in emergenza:
La stazione si propone di analizzare i principali algoritmi procedurali nella gestione delle vie aeree in emergenza.
Massimiliano Sorbello
- Drenaggio toracico:
Si discutono metodiche di diagnosi e terapia delle principali patologie traumatiche del torace: pneumotorace iperteso, emotorace, contusione polmonare estesa e volet costale. La stazione si propone inoltre di dimostrare e far mettere in pratica in prima persona ai discenti le tecniche di posizionamento e gestione di un drenaggio toracico.
Michele Giattino
- Accessi intraossei:
In condizioni di emergenza può essere difficile o impossibile reperire un accesso infusione endovenoso. L’accesso intraosseo consente di iniziare una infusione endovenosa in breve tempo, molto inferiore al tempo di posizionamento di un accesso venoso centrale. Verranno illustrate le nozioni teoriche e pratiche fondamentali sull’utilizzo di questo approccio.
Dario Carbone
WS5 – Ecografia in emergenza:
La postazione ha come obbiettivo quello di approfondire il tema dell’ultrasonografia. La metodologia è sempre più utile in area critica perché rapida, non invasiva e applicabile in ambiente intra ed extra ospedaliero, inoltre la tecnica può supportare il medico nella diagnosi e nelle procedure invasive.
All’interno della postazione il gruppo di divide in tre sottogruppi che ruotano attorno a tre sottostazioni:
- Ecografia polmonare
Luigi Vetrugno
- Ecocardiografia
Luigi Tritapepe
- EFAST
Gianmaria Cammarota
WS6 – Critical Emergency Trauma Care
La stazione fornisce un metodo di diagnosi e gestione del paziente traumatizzato grave in extraospedaliero e nell’immediato intraospedaliero (emergency room) contestualizzandolo in base alle situazioni ad alle risorse disponibili. L’attenzione verrà focalizzata, oltre che sul metodo, anche sulle peculiarità e le criticità di pazienti complessi. Una breve discussione sulle necessità terapeutiche salvavita e specialistiche permetterà un inquadramento ed una definizione completa del percorso del traumatizzato grave.
Emiliano Cingolani, Concetta Pellegrini
WS7 – Maxi-emergenze e soccorso in ambiente non convenzionale:
All’interno della postazione il gruppo di divide in due sottogruppi che ruotano attorno a due sottostazioni:
- Maxi-emergenze e triage di massa:
La stazione si prefigge di fornire un approccio sistematico alle situazioni di maxiemergenza e disastri. Verranno descritti i principi chiave della gestione delle emergenze complesse con particolare attenzione alla valutazione ed organizzazione del soccorso preospedaliero, alla definizione dei ruoli chiavi e al triage di massa. Attraverso simulazioni computerizzate i discenti avranno modo di esperire multipli scenari nei quali dovranno riconoscere le priorità gestionali, effettuare la categorizzazione delle vittime e impiantare la catena del soccorso.
Pier Luigi Ingrassia, Davide Colombo, Luca Carenzo
- Soccorso in ambiente non convenzionale:
L’ambiente non convenzionale può essere inteso come sinonimo di ambiente ostile o non permissivo e comprende tutte quelle condizioni di lavoro in cui, per motivi logistici, emotivi e stressanti, l’attività anestesiologico-rianimatoria è resa ancora più complicata rispetto a quella che viene svolta all’interno di una struttura ospedaliera. La partecipazione a missioni umanitarie in occasione di catastrofi naturali (come ad esempio terremoti) o a soccorsi in caso di maxiemergenze di natura antropica, comporta la conoscenza di una filosofia di approccio alla scena e a protocolli specifici di intervento.
Paolo Marin, Simone Bazurro
13.30-14.30 Pranzo
Martedì 21 maggio 2019
9.00-9.30 Registrazione partecipanti
09.30-17.30 I partecipanti si dividono in gruppi e ruotano attorno a 7 postazioni della durata di 3.30h ciascuna.
WS1- Simulazione full-scale, team building e fattore umano:
La stazione si prefigge di far comprendere i principi delle competenze non tecniche anestesiologiche e rianimatorie (Non Tecnichal Skills) testando gli allievi in scenari critici di patologie tempo dipendenti ambientati in simulazione ad alta fedeltà.
Tra gli aspetti non tecnici ci si focalizzerà sulle competenze comunicative ed organizzative, fondamentali per giungere alle corrette decisioni cliniche, mantenere la consapevolezza dinamica della situazione, anticipare l’evoluzione dei casi e gestire al meglio il team.
Filippo Bressan, Elena Bigi, Carlo Alberto Volta
WS2 – Ustionato, annegato e disbarico:
All’interno della postazione il gruppo di divide in due sottogruppi che ruotano attorno a due sottostazioni:
- Ustionato e annegato:
L’annegamento e l’ustione causano una complessa catena di eventi fisiopatologici, la stazione vuole illustrare l’approccio clinico corretto dal recupero della vittima all’approccio ABCDE di pronto soccorso e alla gestione delle complicanze in ambiente intensivo.
Andrea Cortegiani, Romolo Villani
- Disbarico:
La stazione ha lo scopo di fornire ai partecipanti le conoscenze e competenze necessarie per riconoscere i segni e i sintomi della malattia da decompressione, attuare le prime manovre di soccorso extraospedaliero, riconoscere la necessità di trattamento iperbarico ed organizzare il trasporto della vittima in modo idoneo e sicuro.
In aggiunta al disbarismo, nella stazione verranno fornite anche le indicazioni di base al trattamento iperbarico dell’intossicazione da monossido di carbonio.
Monica Rocco, Santi Maurizio Raineri
WS3 – Emergenze ostetriche, neonatali e pediatriche:
La stazione si propone come obiettivo quello di fornire una metodologia per la gestione delle emergenze ostetriche, neonatali e pediatriche.
Verranno discusse metodiche diagnostiche, terapeutiche e dinamiche di team da applicare durante specifiche situazione cliniche con l’ausilio didattico del simulatore
Armando Cuttano, Marinella Astuto, Paolo Murabito
WS4 – Manovre in emergenza:
All’interno della postazione il gruppo di divide in quattro sottogruppi che ruotano attorno a quattro sottostazioni:
- Rianimazione cardio-polmonare in circostanze speciali:
La stazione si propone di analizzare i principali algoritmi ALS (Advanced Life Support-
ILCOR) per l’arresto cardio-respiratorio e il peri arresto focalizzando gli scenari didattici in circostanze speciali d’emergenza.
Mariagrazia Bocci
- Gestione delle vie aeree in emergenza:
La stazione si propone di analizzare i principali algoritmi procedurali nella gestione delle vie aeree in emergenza.
Massimiliano Sorbello
- Drenaggio toracico:
Si discutono metodiche di diagnosi e terapia delle principali patologie traumatiche del torace: pneumotorace iperteso, emotorace, contusione polmonare estesa e volet costale. La stazione si propone inoltre di dimostrare e far mettere in pratica in prima persona ai discenti le tecniche di posizionamento e gestione di un drenaggio toracico.
Michele Giattino
- Accessi intraossei:
In condizioni di emergenza può essere difficile o impossibile reperire un accesso infusione endovenoso. L’accesso intraosseo consente di iniziare una infusione endovenosa in breve tempo, molto inferiore al tempo di posizionamento di un accesso venoso centrale. Verranno illustrate le nozioni teoriche e pratiche fondamentali sull’utilizzo di questo approccio.
Dario Carbone
WS5 – Ecografia in emergenza:
La postazione ha come obbiettivo quello di approfondire il tema dell’ultrasonografia. La metodologia è sempre più utile in area critica perché rapida, non invasiva e applicabile in ambiente intra ed extra ospedaliero, inoltre la tecnica può supportare il medico nella diagnosi e nelle procedure invasive.
All’interno della postazione il gruppo di divide in tre sottogruppi che ruotano attorno a tre sottostazioni:
- Ecografia polmonare
Luigi Vetrugno
- Ecocardiografia
Luigi Tritapepe
- EFAST
Gianmaria Cammarota
WS6 – Critical Emergency Trauma Care
La stazione fornisce un metodo di diagnosi e gestione del paziente traumatizzato grave in extraospedaliero e nell’immediato intraospedaliero (emergency room) contestualizzandolo in base alle situazioni ad alle risorse disponibili. L’attenzione verrà focalizzata, oltre che sul metodo, anche sulle peculiarità e le criticità di pazienti complessi. Una breve discussione sulle necessità terapeutiche salvavita e specialistiche permetterà un inquadramento ed una definizione completa del percorso del traumatizzato grave.
Emiliano Cingolani, Concetta Pellegrini
WS7 – Maxi-emergenze e soccorso in ambiente non convenzionale:
All’interno della postazione il gruppo di divide in due sottogruppi che ruotano attorno a due sottostazioni:
- Maxi-emergenze e triage di massa:
La stazione si prefigge di fornire un approccio sistematico alle situazioni di maxiemergenza e disastri. Verranno descritti i principi chiave della gestione delle emergenze complesse con particolare attenzione alla valutazione ed organizzazione del soccorso preospedaliero, alla definizione dei ruoli chiavi e al triage di massa. Attraverso simulazioni computerizzate i discenti avranno modo di esperire multipli scenari nei quali dovranno riconoscere le priorità gestionali, effettuare la categorizzazione delle vittime e impiantare la catena del soccorso.
Pier Luigi Ingrassia, Davide Colombo, Luca Carenzo
- Soccorso in ambiente non convenzionale:
L’ambiente non convenzionale può essere inteso come sinonimo di ambiente ostile o non permissivo e comprende tutte quelle condizioni di lavoro in cui, per motivi logistici, emotivi e stressanti, l’attività anestesiologico-rianimatoria è resa ancora più complicata rispetto a quella che viene svolta all’interno di una struttura ospedaliera. La partecipazione a missioni umanitarie in occasione di catastrofi naturali (come ad esempio terremoti) o a soccorsi in caso di maxiemergenze di natura antropica, comporta la conoscenza di una filosofia di approccio alla scena e a protocolli specifici di intervento.
Paolo Marin, Simone Bazurro
13.00-14.00 Pranzo
Mercoledì 22 maggio 2019
8.00-8.30 Registrazione partecipanti
8.30-12.00 I partecipanti si dividono in gruppi e ruotano attorno a 7 postazioni della durata di 3.30h ciascuna.
WS1- Simulazione full-scale, team building e fattore umano:
La stazione si prefigge di far comprendere i principi delle competenze non tecniche anestesiologiche e rianimatorie (Non Tecnichal Skills) testando gli allievi in scenari critici di patologie tempo dipendenti ambientati in simulazione ad alta fedeltà.
Tra gli aspetti non tecnici ci si focalizzerà sulle competenze comunicative ed organizzative, fondamentali per giungere alle corrette decisioni cliniche, mantenere la consapevolezza dinamica della situazione, anticipare l’evoluzione dei casi e gestire al meglio il team.
Filippo Bressan, Elena Bigi, Carlo Alberto Volta
WS2 – Ustionato, annegato e disbarico:
All’interno della postazione il gruppo di divide in due sottogruppi che ruotano attorno a due sottostazioni:
- Ustionato e annegato:
L’annegamento e l’ustione causano una complessa catena di eventi fisiopatologici, la stazione vuole illustrare l’approccio clinico corretto dal recupero della vittima all’approccio ABCDE di pronto soccorso e alla gestione delle complicanze in ambiente intensivo.
Andrea Cortegiani, Romolo Villani
- Disbarico:
La stazione ha lo scopo di fornire ai partecipanti le conoscenze e competenze necessarie per riconoscere i segni e i sintomi della malattia da decompressione, attuare le prime manovre di soccorso extraospedaliero, riconoscere la necessità di trattamento iperbarico ed organizzare il trasporto della vittima in modo idoneo e sicuro.
In aggiunta al disbarismo, nella stazione verranno fornite anche le indicazioni di base al trattamento iperbarico dell’intossicazione da monossido di carbonio.
Monica Rocco, Santi Maurizio Raineri
WS3 – Emergenze ostetriche, neonatali e pediatriche:
La stazione si propone come obiettivo quello di fornire una metodologia per la gestione delle emergenze ostetriche, neonatali e pediatriche.
Verranno discusse metodiche diagnostiche, terapeutiche e dinamiche di team da applicare durante specifiche situazione cliniche con l’ausilio didattico del simulatore
Armando Cuttano, Marinella Astuto, Paolo Murabito
WS4 – Manovre in emergenza:
All’interno della postazione il gruppo di divide in quattro sottogruppi che ruotano attorno a quattro sottostazioni:
- Rianimazione cardio-polmonare in circostanze speciali:
La stazione si propone di analizzare i principali algoritmi ALS (Advanced Life Support-
ILCOR) per l’arresto cardio-respiratorio e il peri arresto focalizzando gli scenari didattici in circostanze speciali d’emergenza.
Mariagrazia Bocci
- Gestione delle vie aeree in emergenza:
La stazione si propone di analizzare i principali algoritmi procedurali nella gestione delle vie aeree in emergenza.
Massimiliano Sorbello
- Drenaggio toracico:
Si discutono metodiche di diagnosi e terapia delle principali patologie traumatiche del torace: pneumotorace iperteso, emotorace, contusione polmonare estesa e volet costale. La stazione si propone inoltre di dimostrare e far mettere in pratica in prima persona ai discenti le tecniche di posizionamento e gestione di un drenaggio toracico.
Michele Giattino
- Accessi intraossei:
In condizioni di emergenza può essere difficile o impossibile reperire un accesso infusione endovenoso. L’accesso intraosseo consente di iniziare una infusione endovenosa in breve tempo, molto inferiore al tempo di posizionamento di un accesso venoso centrale. Verranno illustrate le nozioni teoriche e pratiche fondamentali sull’utilizzo di questo approccio.
Dario Carbone
WS5 – Ecografia in emergenza:
La postazione ha come obbiettivo quello di approfondire il tema dell’ultrasonografia. La metodologia è sempre più utile in area critica perché rapida, non invasiva e applicabile in ambiente intra ed extra ospedaliero, inoltre la tecnica può supportare il medico nella diagnosi e nelle procedure invasive.
All’interno della postazione il gruppo di divide in tre sottogruppi che ruotano attorno a tre sottostazioni:
- Ecografia polmonare
Luigi Vetrugno
- Ecocardiografia
Luigi Tritapepe
- EFAST
Gianmaria Cammarota
WS6 – Critical Emergency Trauma Care
La stazione fornisce un metodo di diagnosi e gestione del paziente traumatizzato grave in extraospedaliero e nell’immediato intraospedaliero (emergency room) contestualizzandolo in base alle situazioni ad alle risorse disponibili. L’attenzione verrà focalizzata, oltre che sul metodo, anche sulle peculiarità e le criticità di pazienti complessi. Una breve discussione sulle necessità terapeutiche salvavita e specialistiche permetterà un inquadramento ed una definizione completa del percorso del traumatizzato grave.
Emiliano Cingolani, Concetta Pellegrini
WS7 – Maxi-emergenze e soccorso in ambiente non convenzionale:
All’interno della postazione il gruppo di divide in due sottogruppi che ruotano attorno a due sottostazioni:
- Maxi-emergenze e triage di massa:
La stazione si prefigge di fornire un approccio sistematico alle situazioni di maxiemergenza e disastri. Verranno descritti i principi chiave della gestione delle emergenze complesse con particolare attenzione alla valutazione ed organizzazione del soccorso preospedaliero, alla definizione dei ruoli chiavi e al triage di massa. Attraverso simulazioni computerizzate i discenti avranno modo di esperire multipli scenari nei quali dovranno riconoscere le priorità gestionali, effettuare la categorizzazione delle vittime e impiantare la catena del soccorso.
Pier Luigi Ingrassia, Davide Colombo, Luca Carenzo
- Soccorso in ambiente non convenzionale:
L’ambiente non convenzionale può essere inteso come sinonimo di ambiente ostile o non permissivo e comprende tutte quelle condizioni di lavoro in cui, per motivi logistici, emotivi e stressanti, l’attività anestesiologico-rianimatoria è resa ancora più complicata rispetto a quella che viene svolta all’interno di una struttura ospedaliera. La partecipazione a missioni umanitarie in occasione di catastrofi naturali (come ad esempio terremoti) o a soccorsi in caso di maxi-emergenze di natura antropica, comporta la conoscenza di una filosofia di approccio alla scena e a protocolli specifici di intervento.
Paolo Marin, Simone Bazurro
12.00-13.00 Pranzo
13.00-16.30 Preparazione alla Maxi-Simulazione full-scale:
E’ prevista una riunione plenaria di briefing dove i coordinatori spiegheranno ai partecipanti le principali caratteristiche degli eventi di massa, la definizione dei ruoli chiavi e del triage di massa. Saranno, inoltre, assegnati i ruoli (medici, infermieri, vittime e osservatori) e saranno illustrati i compiti che spettano a ogni ruolo. Sarà, infine, posta attenzione alle interazioni con le autorità civili e militari che parteciperanno all’evento.
Pier Luigi Ingrassia, Simone Bazurro, Davide Colombo, Luca Carenzo
Giovedì 23 maggio 2019
9.00-9.30 Registrazione partecipanti
09.30-17.30 Maxi-simulazione full-scale:
Verrà simulato un evento catastrofico. I partecipanti dovranno saper organizzare il sistema dei soccorsi, stabilire le priorità sanitarie e fronteggiare le sfide cliniche che ricalcheranno quanto appreso durante il lavoro in gruppi.
I partecipanti saranno divisi in medici, infermieri, vittime e osservatori.
Ogni vittima avrà un cartellino con dei parametri vitali e un copione per cui, in base al modo i cui verrà soccorsa dal personale sanitario, la sua situazione evolverà in meglio fino alla guarigione o in peggio fino al decesso. Le vittime dovranno appuntare le tempistiche dei soccorsi ricevuti e, a fine simulazione, consegnare i dati ai coordinatori.
Gli osservatori avranno il compito di annotare l’operato di medici e infermieri e l’andamento generale della simulazione per fare un rapporto finale da presentare il giorno seguente durante il debriefing.
Coordinatori maxi-simulazione: Simone Bazurro, Pier Luigi Ingrassia, Davide Colombo, Luca Carenzo
Venerdì 24 maggio 2019
9.00-9.30 Registrazione partecipanti
09.30-12.30 Debriefing sulla Maxi-Simulazione full-scale:
I coordinatori della maxi-simulazione riporteranno i dati raccolti dalla maxi-simulazione finale.
I partecipanti avranno modo di esprimere il loro parere circa criticità e punti di forza della simulazione sperimentata.
Gli osservatori riportano quanto annotato durante la simulazione proponendo miglioramenti nella gestione delle emergenze.
12.30-13.30 Test ECM