L’anestesia locoregionale, nell’adulto come nel bambino, ha assunto progressivamente ruolo di protagonista indiscussa, uscendo dalla sua nicchia e trovando importante applicazione in ambito anestesiologico. L’introduzione dell’ultrasonografia con la sua pressoché ubiquitaria presenza in sala operatoria ha contribuito ulteriormente a capillarizzare la diffusione di tali tecniche, migliorandone i risultati e riducendone complicanze e tempi di esecuzione.
La straordinaria e nitida sonoanatomia del piccolo paziente rende semplice e quotidiana l’esecuzione di blocchi nervosi e di fascia per garantire un’eccellente analgesia postoperatoria, anche in chirurgia addominale e toracica. Viene da sé, quindi, che il passaggio di training dal bambino all’adulto risulta più facile rispetto al percorso inverso.
In linea con i protocolli ERAS, nell’ottica di una sempre più diffusa opioid sparing analgesia e nella necessità di ridurre non solo i tempi di degenza ma anche i ricoveri in terapia intensiva, l’anestesia locoregionale non è mai off label anche nei bambini ai quali garantisce un più rapido recupero funzionale.
Questo congresso vuole rappresentare una celebrazione di questo incontro felice tra materie anestesiologiche. Chi lo ha ideato ha pensato a una chiacchierata tra amici per parlare di un connubio che merita attenzione e conoscenza.
Prepariamoci dunque ad addentrarci in un settore unificato di scienza, metodo e skills che ripagano l’operatore con il sorriso dei bambini senza dolore.